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IPERIDROSI - DRIELLE (jonomed)
RISPOSTE ALLE DOMANDE RICORRENTI


NOTA: queste sezione è ancora in bozza ed in fase di elaborazione
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SEZIONE 1: PRIMA DI ACQUISTARE IL DRIELLE

SEZIONE 2: PRIMA E DOPO L'ACQUISTO

SEZIONE 3: DOMANDE DI CLIENTI CON UNA CERTA ESPERIENZA


SEZIONE 1: PRIMA DI ACQUISTARE IL DRIELLE


Il Drielle funziona ?
Questa domanda è più che comprensibile. Molti dei nostri clienti hanno convissuto con il problema della sudorazione eccessiva sin da quando erano adolescenti, alcuni sin da quando erano bambini, molti hanno cercato negli anni delle soluzioni, sentendosi ripetere che non c'erano rimedi, o che si trattava di un problema psicologico (!), molti hanno provato antitraspiranti senza successo o con troppi effetti collaterali, molti si sono rivolti a dermatologi che hanno proposto le iniezioni di botulino, senza nemmeno accennare a questa soluzione. Anche su internet i vari articoli che parlano di iperidrosi sono quasi sempre un copia-incolla delle stesse informazioni. In realtà l'iperidrosi veniva già trattata molti decenni fa con apparecchi meno sofisticati e metodiche meno efficaci, e nonostante si trattasse di un metodo e di apparecchiature che necessitavano di molti perfezionamenti, il tasso di successo era comunque discreto. La nostra azienda non ha inventato il principio, ma in decenni di esperienza ha perfezionato gli apparecchi ed ha ottimizzato la metodica abbinata, arrivando ad un tasso di successo del 98%


SEZIONE 2: PRIMA E DOPO L'ACQUISTO

E' proprio così importante attenersi alle vostre istruzioni ?
Le nostre istruzioni sono il distillato di molti anni di esperienza e di migliaia di casi e sono state perfezionate nel tempo per rendere massime le probabilità di successo.
La lunga esperienza e l' ampia casistica ci hanno permesso di proporre un abbinamento apparecchio-metodo che si distingue nettamente da altre proposte apparentemente simili.
Noi raccomandiamo per il primo ciclo e per i primi mantenimenti di attenersi strettamente alle modalità da noi suggerite sul manuale; tali modalità non sono le uniche possibili, ma - ci teniamo a ripeterlo - sono quelle che nel tempo ci hanno portato ad un tasso di successo superiore al 98% , e sono anche il punto di partenza che ci permette di dare il miglior supporto.
Una volta appurato che la propria fisiologia risponde bene, quindi una volta ottenuta la normalizzazione della sudorazione, si possono fare esperimenti ed adattare le modalità in modo da ridurre l'impegno necessario. E' fondamentale tuttavia – quando si chiede supporto a noi – premettere e descrivere qualsiasi deviazione della nostre indicazioni.


SEZIONE 3: DOMANDE DI CLIENTI CON UNA CERTA ESPERIENZA

Perché dopo un po' di sedute le vaschette di alluminio si bucano e/o cambiano colore ?
Quando viene applicato un potenziale elettrico ad un metallo a contatto con una soluzione (acqua+altre sostanze), si possono originare delle reazioni chimiche, che possono essere molto diverse a seconda del metallo e della soluzione.
Alcuni metalli tendono a ionizzarsi, ovvero a “sciogliersi” nella soluzione, e gli ioni metallici migrano dal polo positivo al polo negativo.
Nel caso dell'alluminio invece, al polo positivo vengono attratti ioni di ossigeno, e poiché l'alluminio ha una fortissima affinità con l'ossigeno, reagisce istantaneamente formando ossido di alluminio, che è insolubile e non viene trasportato. Se lo strato di metallo sottostante è spesso, l'ossido di alluminio forma uno strato protettivo (si crea così il noto alluminio anodizzato), tuttavia se la soluzione non è adeguata e l'alluminio è sottile, l'ossido si stacca ed assottiglia il metallo sottostante, lasciandolo nudo, e la reazione di ossidazione si ripete fino a bucare l'alluminio.
L'ossido di alluminio è un composto innocuo molto stabile, praticamente insolubile e quindi non veicolabile; la quantità prodotta è peraltro minima e viene eliminato gettando l'acqua a fine seduta.
In corrispondenza con il polo negativo avvengono altre reazioni più complesse con i sali disciolti nell'acqua, che possono modificare ed intaccare la superficie dell'alluminio, ma anche in questo caso gli ioni metallici eventualmente prodotti non migrano, perché vengono attratti dal polo negativo.

E' necessario usare le vaschette di alluminio o si possono usare alternative ?
Come abbiamo illustrato nella risposta precedente, l'alluminio offre molti vantaggi in termini di comportamento chimico quando è sottoposto a corrente elettrica. La vaschetta essendo interamente conduttiva garantisce che la corrente venga distribuita in modo omogeneo su tutta la pelle.
La vaschetta di alluminio è però effettivamente scomoda per la fragilità, per questo motivo sul manuale suggeriamo come alternativa l'uso di vaschette di plastica ricoperte di carta da forno di alluminio (la marca più nota è domopack); in questo caso si stende la carta di alluminio all'interno della vaschetta facendola girare su tre dei quattro bordi, lasciandone libero uno dove può essere comodo appoggiare il polso. Il coccodrillo si pinza ad uno dei bordi ricoperti di alluminio.
Se il foglio non è abbastanza grande da ricoprire tutto l'interno della vaschetta, può anche bastare stenderlo sul fondo e farlo girare solo su un bordo della vaschetta.
Questa soluzione offre tutti i vantaggi della vaschetta di alluminio, senza gli svantaggi.

L'utilizzo di altri metalli è possibile ma è da noi sconsigliato e non è supportato, perché le reazioni chimiche in gioco sono complesse ed è difficile conoscere con precisione la composizione della lega metallica e le proporzioni di sali disciolti nell'acqua. Bisogna comunque tenere presente che le correnti in gioco sono molto basse, quindi anche le quantità di sostanze eventualmente prodotte sono di piccola entità, per questo motivo probabilmente non rappresentano un problema.

Se per qualche motivo si vuole evitare l'utilizzo di qualsiasi metallo, compreso l'alluminio, noi possiamo fornire degli elettrodi in gomma siliconica caricata di grafite, che è un materiale del tutto inerte. Questi elettrodi vanno immersi nell'acqua, utilizzando vaschette di plastica, hanno tuttavia un costo relativamente elevato.
In alternativa suggeriamo l'uso di mine di grafite da disegno; esistono anche di diversi millimetri di diametro, si trovano in grosse cartolerie; basta pinzare i coccodrilli alle mine ed inserirle in acqua in vaschette di plastica, curando di mantenere i coccodrilli fuori dall'acqua.
La distribuzione della corrente potrebbe risultare un po' più disomogenea rispetto alle soluzioni “ufficiali” da noi supportate, ma in molti casi questo non rappresenta un problema.




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